Toshu Kihion, l’approccio al Kata.

Le arti marziali antiche differiscono per forma e principi dai sistemi di combattimento moderni ed una delle peculiarità principali è proprio la struttura fisica e la mentalità di allenamento. Tutto ciò ha un senso di marcia che parte dal Kihion ed arriva al Kata.

Lo studio di  Toshu Kihoin apre in modo semplice e meno formale, l’approccio alla flessibilità, al movimento, alla centralità della postura, ad una azione sia fisica che mentale. Proprio la semplicità dei movimenti e dei gesti, è preludio allo snellimento della prestazione che scopriremo nel profondo delle tecniche di Kata, si accede in modo  più morbido all’evolvere del controllo del nostro corpo.

Come per il Kata, il dualismo Tori-Uke è fondamentale per l’intero sistema di allenamento, entrambi utilizzano i principi di un training leggero e assolutamente simbiontico per poter trovare nella scioltezza dell’esecuzione una strada più agevole nell’allenare il Kata.

La costruzione del Toshu presuppone un’esecuzione continua che favorisca la fluidità fisica nella ripetizione e quella mentale nel proseguire le azioni senza blocchi di nessun tipo, qui esce con più evidenza la diversità tra Kihon e Kata benchè assolutamente complementari.

Dopo una corretta preparazione fisica, necessaria per chi affronta l’arte marziale,  il Toshu kihion diventa un sentiero che unisce la reattività fisica a quella mentale, una partenza più snella ma ben definita, una macchina che inizia a muovere e che ci porta ai confini di quello che poi cambierà radicalmente il nostro crescere, la nostra evoluzione marziale che è il Kata.

Riccardo Baucia

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