“Kiku Gosaku” la spada e il Crisantemo

GO TOBA 82esimo Imperatore del Giappone

Nel primo periodo Kamakura (1185-1333), l’82esimo Imperatore del Giappone Go-Toba (1180-1239), succedette al trono imperiale senza le sacre insegne imperiali. Creò e fu così il primo ad utilizzare l’emblema costituito da un Crisantemo stilizzato di 16 petali di colore dorato accompagnati per 16 altri petali posteriori dello stesso colore, mentre gli altri membri della famiglia imperiale ne usano uno di 14 petali. Il Governo Giapponese ne usa una variante sempre di 16 petali, ad esempio sui passaporti, ma senza il secondo giro posteriore.

Nel Heike Monogatari  (Il racconto della famiglia Taira) è una raccolta di storie orali trascritte nel 1371, si legge che la spada, Ama no Murakumo letteralmente Spada del Paradiso (Spada leggendaria appartenente alla motologia shintoista),  andò forse persa in mare dopo la sconfitta del Clan Taira nella battaglia navale di Dan No Ura. Le leggende e le infinite storie su di essa, portano notizie dei giorni nostri sul fatto che sia conservata in qualche monastero ma non viene confermata.

Forse proprio per questo, si dice che Go-Toba abbia in seguito cercato di ricreare la spada sacra con l’aiuto di fabbri imperiali. Coloro che assistettero e si adoperarono alla fabbricazione effettiva delle lame furono famosi fabbri, nominati da varie province e servirono in rotazioni mensili fisse. Le lame di Go-Toba, erano conosciute come  KIKU GOSAKU (letteralmente sta per eseguita dal crisantemo Imperatore). In questo Tachi si possono distinguere diversi stili, Bizen, Bitchu ma soprattutto Yamashiro le cui caratteristiche son predominanti, i risultati di questo mix crearono lame uniche.

La KIKU GOSAKU

La kiku è famosa perché si dice che l’imperatore Go Toba assisteva alla loro forgiatura, una sorta di imprinting e portava quindi inciso sul nakago (codolo) l’effige imperiale del crisantemo, a significato de fatto che l’imperatore stesso aveva seguito a stretto contatto la produzione al fine di incoraggiare uno spirito marziale tra i suoi sudditi, fu anche il primo ad utilizzare il Crisantemo.

Inoltre le lame dell’epoca aveva dimensioni titaniche visto lo stile e l’utilizzo prettamente bellico di quel periodo, La KIKU misura 78,1 cm di Nagasa (Lunghezza tra punta e Munamachi), con 22 cm di curvatura ma si pensa che all’origine fosse molto più lunga.

Altri costruttori, sicuramente più importanti e bravi, utilizzarono il Crisantemo inciso nel Nakago, questo perché lavoravano o avevano lavorato nella corte Imperiale.

Se l’incisione del Crisantemo sul Nakago è perfetta come l’originale e quindi con il centro di quest’ultimo vuoto, è rappresentativo di un costruttore che lavora per l’Imperatore o costruisce all’interno della corte imperiale, se invece il centro è tracciato con croci o altro, significa che il costruttore è stato in tempi passati nelle corti Imperiali e le spade vengono firmate come tributo all’Imperatore.

Riccardo Baucia

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